I Salumi De Salvo fanno parte di tutti quei prodotti tipici autentici dei borghi della Basilicata e del Parco Nazionale del Pollino.
Ci troviamo a Chiaromonte, paese situato a metà strada tra le meraviglie della costa di Maratea e la storia del Metapontino e dei Sassi di Matera.

Tra i comuni lucani più antichi ,
un paese ricco di storie e tradizioni.

Le sue origini sono da attribuirsi all’ età del ferro. In base ai molti reperti storici ritrovati in varie parti del paese a seguito di scavi archeologici,come per esempio la tomba di un guerriero italico, si ha la testimonianza che il centro abitato fu fondato da coloni greci intorno al VI sec. a.c.. Numerosi di questi reperti sono stati collocati e occupano buona parte del “Museo archeologico Nazionale di Policoro”, altri sono sparsi in vari musei nazionali.

La valenza storica che ancora oggi ne viene attribuita, iniziò a svilupparsi poco più tardi quando subentrarono le famiglie feudatarie Chiaromonte e Sanseverino, che costruirono il castello (ex-monastero) e la cinta muraria, con torri cilindriche e quadrate. Ancora oggi vi sono resti delle mura, come “U’Purtiell” una delle porte di accesso alla città fortificata, e resti di alcune torri nel “Parco Torri della Spiga”.

Il territorio della “Contea di Chiaromonte” arrivò a coprire gran parte della parte sud della Basilicata, i suoi confini arrivarono sulla costa Jonica coprendo i territori di Policoro. Le origine del nome sono ancora discusse. Probabilmente deriva dal latino “Clarus Mons”, in riferimento alla posizione dominante. Il paese è situato su di uno sperone roccioso, il centro storico è posto sulla somma di esso mentre il centro moderno si estende verso la valle. (visita il sito del comune)

Oggi Chiaromonte è parte del “Parco Nazionale del Pollino”, oltre alla bellezza dei suoi vicoli e monumenti vanta una tradizione culinaria tipica del sud Italia come l'utilizzo esclusivo dei fiori di sambuco nella preparzione di diversi piatti, i raskatielli di miskiglio una pasta fresca ottenuta da farine di legumi, e il suo vigneto tipico il Guarnarcino da cui recentemente si è ricavato un ottimo vino.

La caratteristica principale che rende unico il borgo,
è la presenza di numerose grotte (quasi 600) scavate nella roccia.

Create dai vecchi abitanti del luogo per conservarvi il vino; la temperatura e l’umidità interna che rimane più o meno stabile per tutte le stagioni le rende il luogo ideale per la conservazione. Per tradizione ogni famiglia del Paese ne possiede una di proprietà, ed ognuna di loro produce artigianalmente vino per il consumo privato o per le consuete festicciole organizzate nelle stesse..

Nell’ultimo decennio Chiaromonte sta cercando di valorizzare questa tradizione creando degli eventi. Il più importante avviene nel mese di agosto “IL Festival delle tradizioni Popolari”, vengono aperte alcune delle grotte , e seguendo un percorso tra i caratteristici viottoli , si possono degustare piatti tipici del luogo accompagnati da buon vino e musica popolare. (Vai al sito delle Proloco e scopri di più)

Chiaromonte è situato nel cuore del Parco Nazionale del Pollino del versante Lucano.

Con i suoi 192 565 ettari, è il parco nazionale più grande d'Italia.

Le sue vette, tra le più alte del sud d'Italia, sono coperte di neve per molti mesi dell'anno. Dalle cime, ad occhio nudo, si osservano, ad occidente, le coste tirreniche di Maratea, Praia a Mare, Belvedere Marittimo e, ad oriente, da Sibari a Metaponto, il litorale ionico.La Natura e l’Uomo intrecciano millenari rapporti che il Parco Nazionale del Pollino, istituito nel 1993, conserva e tutela sotto il suo emblema, il pino loricato.

Nel Parco ci sono in tutto 21 vette, 15 sono nella parte lucana.

il Serra Dolcedorme che raggiunge i

 
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ne è la vetta più alta.

icona pino loricato

Il Pino Loricato, l'albero più vecchio d'Europa.

Con metodi innovativi un gruppo di ricercatori è riuscito a dare un età ad uno di questi alberi: 1230 anni di vita lo rendono l'albero più vecchio d'europa. I Pini Loricati (nell'immagine, a sinistra) è un esclusiva del Parco a livello mondiale, a parte qualche esemplare simile presente nei Balcani ed in Grecia. (scopri di più su questo articolo del National Geografic )